PREMESSA
In questi anni l’Unione Europea sta vivendo un cambiamento demografico molto rilevante. Le tendenze demografiche indicano che la fascia d’età compresa tra 55 e 64 anni aumenterà di circa il 16,2% (9,9 milioni) tra il 2010 e il 2030, mentre tutte le altre fasce d’età diminuiranno dal 5,4% (40-54 anni) al 14,9% (25-39 anni). Questo cambio è inoltre accentuato dall’aumento dell’aspettativa di vita e dai tassi di fertilità ridotti.
Attualmente in Italia l’incidenza della popolazione con età superiore ai 50 anni è passata dal 33% a quasi il 40% e questa tendenza è destinata ad accentuarsi denotando un progressivo invecchiamento della popolazione.
Nonostante l’allungamento dell’aspettativa di vita rappresenti un grande successo per le società europee, l’invecchiamento demografico pone sfide significative per le economie e i regimi previdenziali del vecchio Continente.
COSA SIGNIFICA INVECCHIAMENTO ATTIVO?
Per invecchiamento attivo (o active ageing) si intende:
«Il processo di ottimizzazione delle opportunità per la salute, la partecipazione e la sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita con l’invecchiamento» (Word Health Organization)
Uno degli obiettivi di una politica d’invecchiamento attivo è incentivare la vita attiva anche in età avanzata, attraverso il contributo sociale, economico, fisico e culturale alla società.
Invecchiamento attivo significa, infatti, un invecchiamento in buona salute, una partecipazione attiva alla vita della collettività ela possibilità di continuare a lavorare, con l’obiettivo di trarre il massimo vantaggio dalle potenzialità di cui si continua a disporre.
INVECCHIAMENTO ATTIVO IN AZIENDA
Con il termine age management si intende una serie di interventi aziendali strutturati e coerenti tra di loro, volti a valorizzare i punti di forza dei lavoratori in considerazione della loro età anagrafica.
La sfida alla base delle strategie dell'Age Diversity è quella di creare un equilibrio tra le diverse generazioni all’interno dell’organizzazione, attraverso l’adattamento delle attività prevista dai ruoli.
L’ age management è la valorizzazione delle persone lungo tutto il percorso della vita lavorativa.
L’invecchiamento della forza lavoro genera nuove sfide per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Le persone dovranno lavorare più a lungo, il che potrebbe significare una più lunga esposizione ai rischi presenti sul luogo di lavoro.
E’ necessario attuare in azienda politiche volte a favorire un proficuo scambio di esperienze e competenze tra le varie generazioni di lavoratori.
QUALI AZIONI PER VALORIZZARE I LAVORATORI SENIOR IN AZIENDA?
AMBIENTE DI LAVORO FLESSIBILE
Si può introdurre flessibilità su tempi, luoghi e modalità di lavoro con l'obiettivo di migliorare bilanciamento tra vita privata e lavoro, attraverso orari flessibili, lavoro part time, job sharing.
MAESTRI DI MESTIERE
Introdurre persone che insegnino il mestiere, che siano responsabilizzate nel loro compito istituzionale di creare fiducia e trasmettere competenze tecniche e comportamentali.
Dopo opportuna Formazione, i Maestri di Mestiere sono in grado di partecipare a colloqui di selezione, offrire testimonianze in corsi di formazione, effettuare l’accoglienza, l’inserimento e la formazione dei neoassunti.
TRASMISSIONE DELLE TACIT SKILL
La trasmissione delle competenze può avvenire attraverso percorsi più o meno formalizzati di empowerment e sviluppo delle competenze di lavoratori più giovani o meno esperti, all’interno di processi orientati al ricambio generazionale e realizzati attraverso pratiche di diverso tipo (coaching, mentoring). Tale processo è rivolto in particolare ai neo assunti nell’ambito dei percorsi di addestramento e formazione in ingresso, anche realizzati attraverso forme di training on the job o attraverso esperienze formali e informali di tipo collettivo, finalizzate allo scambio e alla condivisione dei saperi, attuate a livello di piccoli gruppi specializzati, «campi di brainstorming».
Corsi di Formazione:
- “Invecchiamento attivo sul luogo di lavoro, differenze di genere, età, provenienza da altri paesi e tipologia contrattuale”
“Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: sono la mente”
Rita Levi Montalcini
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