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L'Agenzia EU-OSHA ha presentato una relazione dal titolo "Mental health in the construction sector: preventing and managing psychosocial risks in the workplace" (Salute mentale nel settore edile: prevenzione e gestione dei rischi psicosociali sul luogo di lavoro) che analizza le evidenze attuali e propone strategie per afforntare le problematiche del settore edile concentrandosi sulla salute mentale dei lavoratori.

Il 46% dei lavoratori edili nell'UE affronta elevate pressioni legate a tempistiche ristrette e carichi di lavoro pesanti, insieme a insicurezza occupazionale e finanziaria. L'innovazione tecnologica e la transizione verde aggiungono nuove sfide, aumentando i rischi psicosociali e compromettendo la salute mentale. Le condizioni di lavoro difficili e l'assenza di un luogo fisso di lavoro, che favorisce l'isolamento sociale, contribuiscono ulteriormente al deterioramento del benessere psicosociale.

L'ambiente di lavoro edile è caratterizzato da esposizione a sporco, rumore, vibrazioni e condizioni avverse, oltre che da un alto rischio di incidenti. I lavoratori devono affrontare richieste fisiche, psicologiche e cognitive significative, che aumentano lo stress. La cultura del settore, prevalentemente maschile e machista (oltre il 90% degli occupati sono uomini), favorisce la minimizzazione dei problemi di salute mentale, stigmatizzando la richiesta di aiuto e promuovendo comportamenti dannosi, come l'abuso di sostanze. Questo si riflette in una minore sensibilità del settore al tema, con il 71% delle imprese che evita di affrontare apertamente le questioni psicosociali.
 
Ulteriori fattori di rischio includono la precarietà lavorativa, l'esposizione a condizioni climatiche difficili, mobilità frequente e natura temporanea dei progetti. Carichi di lavoro elevati, mancanza di autonomia, supporto e riconoscimento, risultati imprevedibili e intensità di lavoro aumentano il rischio di problemi mentali come stress, burnout e depressione. Inoltre, aspettative irrealistiche e conflitti di ruolo aggravano il disagio, generando sentimenti di irritazione e affaticamento.
Questi fattori rendono cruciale affrontare i rischi psicosociali per migliorare le condizioni lavorative nel settore edile.
 
Le linee guida delle parti sociali dell'UE rafforzano l'impegno delle aziende nel valorizzare il benessere mentale tanto quanto quello fisico, inviando un messaggio positivo ai lavoratori. Ricerca e pratica dimostrano che interventi organizzativi, come condizioni contrattuali sicure, maggiore autonomia lavorativa e revisione regolare del carico di lavoro, riducono i rischi psicosociali e migliorano la qualità della vita lavorativa.
Inoltre, migliorare la sicurezza e lo status lavorativo, attraverso migliori salari, opportunità di carriera e condizioni contrattuali stabili, favorisce soddisfazione, produttività e coinvolgimento dei dipendenti.
 
Sulla base dei risultati generali dello studio, sono emerse una serie di lezioni apprese per ricercatori, organizzazioni e responsabili politici, che includono:
  • Diversificare i metodi di ricerca e colmare le lacune della ricerca, in particolare quelle relative a LGBTQ+, donne, digitalizzazione, cambiamento climatico e suicidio.
  • Implementare approcci misti e partecipativi (individuali e organizzativi) mirati ai determinanti organizzativi della salute mentale. Gli approcci dovrebbero mirare al cambiamento organizzativo, impegnarsi a valutare e affrontare i rischi psicosociali alla pari dei rischi per la salute fisica e promuovere una salute mentale positiva sul posto di lavoro.
  • Interventi specifici per la salute mentale sul posto di lavoro che facilitano servizi di intervento e trattamento che garantiscono riservatezza, revisioni regolari del carico di lavoro e fornitura di modalità di lavoro flessibili. Si suggerisce inoltre di fornire servizi di ritorno al lavoro, fondamentali per il recupero dopo un episodio di malattia mentale.
  • Integrare le disposizioni in materia di SSL, comprese quelle relative ai rischi psicosociali e alla salute mentale, nei criteri di gara e nelle pratiche della catena di fornitura, assistere le imprese edili con risorse limitate per affrontare la salute mentale e garantire che il personale dell'ispettorato del lavoro sia sufficientemente formato e qualificato per garantire l'attuazione nazionale della SSL.
  • Garantire che i contratti collettivi di settore adottino una prospettiva della salute in tutte le politiche, compresa la salute mentale, e considerando l'interazione tra condizioni fisiche e rischi psicosociali. Questa prospettiva dovrebbe diventare la norma nei forum di discussione, nei dialoghi sociali e nelle iniziative politiche e legislative per migliorare il benessere mentale nel settore. Includere le esigenze delle donne e dei gruppi minoritari in queste discussioni è assolutamente necessario.
  • Aiutare le imprese di costruzione con risorse più limitate e i lavoratori autonomi ad affrontare i rischi psicosociali e a salvaguardare la salute mentale.
  • Sostenere e promuovere le risorse comunitarie per la salute mentale per migliorare l'accessibilità ai servizi specialistici.
  • Incoraggiare la cooperazione tra le istituzioni nazionali in materia di SSL in tutta l'UE per fornire orientamenti su misura per la varietà di professioni e lavoratori nel settore edile
 
 
 

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